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venerdì 23 maggio 2014

"Padua Shakespeare Festival”


IL 450° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DEL POETA CELEBRATO DA 250 STUDENTI DELLE SCUOLE E DELL’UNIVERSITÀ

Sono i giovani i protagonisti del “Padua Shakespeare Festival”, che da fine maggio ai primi di luglio celebrerà a Padova il 450° anniversario della nascita di William Shakespeare. 
Duecentocinquanta studenti di ogni età - dai piccoli delle scuole elementari fino agli universitari - renderanno omaggio al grande poeta e drammaturgo inglese portando in scena undici spettacoli proposti in diversi luoghi della città. Il festival è promosso e organizzato da Teatro popolare di ricerca-Centro universitario teatrale (TPR-CUT) e Università degli Studi di Padova (Dipartimento di Studi linguistici e letterari e Centro Linguistico di ateneo), in collaborazione con associazione Iasems (Italian Association of Shakespearean and Early modern studies) e Teatro Boxer, all’interno del progetto “Cantieri teatrali urbani”, tra i vincitori del bando “Culturalmente 2013” della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Obiettivi dell’iniziativa, oltre che far conoscere il poeta, appassionare i giovani al teatro e, dall’altra parte, “rigenerare” alcuni quartieri e spazi urbani culturalmente meno vivaci e valorizzati della «bella Padova, culla delle Arti», come Shakespeare stesso definì la città nella “Bisbetica Domata”.

La presentazione pubblica del festival sarà lunedì 26 maggio alle ore 17 presso la Biblioteca universitaria di Padova (via san Biagio 7), unica in Italia a possedere una copia del prezioso “First folio”, ovvero la prima edizione (1623) delle opere teatrali di William Shakespeare: un’occasione per conoscere la presenza e la tradizione di Shakespeare a Padova. Intervengono Stefano Frassetto, direttore della Biblioteca universitaria; Michele Cortelazzo, direttore del Dipartimento di Studi Linguistici e letterari (DiSLL) dell’Università di Padova; Francesco Aliano, già direttore della Biblioteca universitaria; Elisabetta Selmi e Francesca Bianco del DiSLL e gli studenti dell’English Theatre Workshop. A coordinare l’incontro, i promotori del Festival: Fiona Dalziel e Alessandra Petrina del DiSLL, e Pierantonio Rizzatodel Teatro popolare di ricerca.

Il progetto ha coinvolto alunni di diversi istituti del territorio e studenti universitari in laboratori teatrali che si sono concentrati su alcune opere shakespeariane (anche nella rielaborazione fattane da altri autori), rivisitate, aggiornate, reinterpretate con il contributo dei giovani partecipanti: tra scoperta e studio dei testi, esercizi d’improvvisazione, giochi di contatto fedele o di invenzione creativa rispetto all’originale, il risultato è un teatro shakespeariano reso nuovamente vivo e attuale dallo sguardo e dalla lettura dei ragazzi e dei giovani. In tutto sono oltre 150 studenti di scuole elementari, medie e superiori e circa 100 universitari italiani e di mobilità internazionale (Erasmus), questi ultimi provenienti da altri Paesi d’Europa ma anche da Cina e Brasile.

Ad aprire il calendario saranno i ragazzi delle primarie e delle secondarie di primo grado: si parte giovedì 29 maggio alle ore 20 presso il teatro del collegio don Mazza con lo spettacolo “Sogno di una notte di mezza estate”; “Romeo and Juliet” (questo anche in lingua inglese) martedì 3 giugno alle 20.45 al cinema teatro Lux di Camisano Vicentino; giovedì 5 giugnoalle 20.30 “Amleto” al teatro del collegio don Mazza, dove andrà in scena anche “Sogno di una notte di mezza estatelunedì 9 giugno alle 20 e “La tempesta” chiude le esibizioni delle scuole mercoledì 18 giugno alle 21.30 presso palazzo Zuckermann.

Toccherà poi ai giovani universitari calcare i palchi. A palazzo Zuckermann i primi tre spettacoli: venerdì 20 giugnoOtello”, una rielaborazione del testo del padovano Arrigo Boito poi musicato da Verdi, riletto qui in chiave “pop” dagli studenti Erasmus che, oltre a recitare, canteranno e balleranno; mercoledì 24 giugno, “Continuarà…”, spettacolo in lingua spagnola dedicato alle eroine shakespeariane morte (in replica mercoledì 2 luglio al bastione Santa Croce), un omaggio al drammaturgo contemporaneo Juan Mayorga a cui si ispira nelle scelte di drammaturgia; giovedì 26 giugno “Kiss me Kate”, opera in inglese ispirata alla “Bisbetica domata” (in scena nuovamente martedì 1 luglio al bastione Santa Croce). Ancora due altre performance ispirate all’Otello: il testo parodia in lingua tedesca “Othellerl, der mohr von Wien oder die geheilte Eifersucht” di Karl Meisl in calendario venerdì 4 luglio al bastione Santa Croce, dove sabato 5 luglio a chiudere il festival sarà “Hotel-LO”, un “Otello” insolito ambientato appunto in un albergo. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 21.30.

In programma anche due appuntamenti che vedono in scena artisti professionisti: domenica 22 giugno l’attore Andrea Pennacchi e il musicista Giorgio Gobbo in “Chimes at midnight, a Palazzo Zuckermann, e sabato 5 luglio al bastione Santa Croce l’attore inglese James Folan in “Dark matter: interpreting the sonnets”.
Fa parte del “Padua Shakespeare Festival” anche un ciclo di conferenze, dal 4 al 12 giugno, tenute da docenti dell’Università di Padova, Venezia e Milano intorno a temi riconducibili al lavoro del Bardo.


domenica 23 febbraio 2014

L'ossessione nordica

L'OSSESSIONE NORDICA
Rovigo, Palazzo Roverella
Dal 22 febbraio al 21 giugno 2014


Per la prima volta una grande mostra intende documentare quanto i “Nordici”, Boecklin, Hodler, Klimt, Klinger, von Stuck, Khnopff e gli Scandinavi di varie tendenze come Zorn, Larsson o addirittura Munch, abbiano influenzato gli italiani, che ne hanno subìto il fascino o che ne hanno abbracciato con convinzione ed efficacia le suggestioni. 
La mostra, allestita in Palazzo Roverella a Rovigo dal 22 febbraio al 22 giugno, è curata da Giandomenico Romanelli e diretta da Alessia Vedova, ed è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi. La mostra ha come sponsor Intesa Sanpaolo e Cassa di Risparmio del Veneto, e gode del sostegno della Camera di Commercio di Rovigo.

giovedì 2 gennaio 2014

SOULTROTTERS, l'almanacco digitale



Soultrotters è un progetto artistico collettivo di storytelling digitale.
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2014 i soulmakers, cioè i creativi che partecipano al progetto,
racconteranno i soultrotters sul sito soultrotters.it attraverso parole, immagini e suoni.

Neologismo che deriva da globetrotters, soultrotters significa “viaggiatori dell'anima”, dove con
“anima” s'intende la consapevolezza dell'essere e dove il “viaggio” è quello della vita.

Da Giovanni Falcone a Michael Jordan, da Martin Luther King a Lady Gaga, da Leonardo da Vinci
a Marina Abramović, passando per Tiziano Terzani e Stephen Hawking, i soultrotters non sono
stati scelti in quanto simboli di perfezione e non sono rigidi modelli da imitare. Sono piuttosto
persone che, nella loro umanità, hanno ricercato l'essenza e il senso dell'esistenza ed espresso la
propria unicità. Proprio per questo le loro storie possono essere d'ispirazione per tutti.

Oltre un centinaio i soulmakers coinvolti (scrittori, fotografi e attori provenienti da tutta Italia), 365 i
personaggi narrati, 1 anno di storie e fotografie. Un'opera corale in cui arte, tecnologia e
sensibilità sociale si fondono. Un sito web che diventa almanacco digitale, un blog dinamico con
approfondimenti quotidiani, un video che ne racconta l'anima e l'origine (e ha attraversato i
continenti), un'eficace e capillare rete social (Facebook, Twitter, Pinterest) per arrivare ovunque.