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mercoledì 5 ottobre 2011

Il libro su Zanzotto alla Fiera delle parole




All’interno degli appuntamenti della "Fiera delle Parole 2011" particolarmente preziosa è la presentazione del libro “Andrea Zanzotto. Il cinema brucia e illumina. Intorno a Fellini e altri rari” curato da Luciano De Giusti (Edizioni Marsilio).

Il poeta Zanzotto in una lettera del 1985 scriveva «Molto importante per me è stato il filone cinematografico (…) e lo si trova in tutti i miei libri. Forse il più cinematografico è Gli sguardi i Fatti e Senhal, dato che ogni frammento può essere visto come un fotogramma (…)».

Dunque non stupisce la sua collaborazione con il più onirico e geniale dei registi italiani, Federico Fellini, prima nella sceneggiatura del Casanova (1976) e poi ne E la nave va (1983), ma ancora più intrigante è l’intervento (raccontato attraverso articoli editi, appunti inediti e annotazioni archiviate) in alcuni film felliniani che rimarranno solo sulla “carta”, cioè mai realizzati.

Zanzotto ricrea il dialetto veneziano e lo cuce addosso ai personaggi felliniani, inventa filò, cantilene, “cinguettii per sartine”. Non solo, come emerge dal saggio di Luciano De Giusti, il poeta Zanzotto oltre a scrivere per il Cinema, scrive di Cinema cogliendo ad esempio la profonda verità che «Pasolini in fin dei conti non è mai uscito dalla poesia nemmeno quando faceva cinema».

Zanzotto, inoltre, non è solo critico esperto è un critico particolare che filtra ciò che vede usando la sua sensibilità di poeta. E allora il Cinema diventa anche fenomeno linguistico e sociale nelle sue carte.

La presentazione del libro “Andrea Zanzotto. Il cinema brucia e illumina. Intorno a Fellini e altri rari” che si terrà in Aula Nievo del Palazzo del Bo domani, giovedì 6 ottobre, alle 18.30, in un incontro coordinato da Giampiero Brunetta dell’Università di Padova.